lunedì 3 maggio 2010

L'angelo nero


...sudorazione nervosa e sensi all'erta..
Arrotolata nell'oscurità evito ogni movimento
Solo gli occhi corrono impazziti alla ricerca di un dettaglio mobile, sperando di non trovarlo
La pelle è ricoperta di goccioline di sudore che rotolano giù, segnando un solco umido sulla pelle arroventata dalla paura
Nelle orecchie il fischio insopportabile del silenzio, il doloro dell'attesa
E' in corso una lotta nelle immense e vuote stanze che mi circondano
Lottano per ottenere la mia vita
La mia morte
L'angelo che mi protegge è forte, il più forte di tutti
Ricordo ancora il gusto della tranquillità che provavo ad averlo accanto
La sicurezza della salvezza di fronte a qualunque pericolo
Fino al suo arrivo
Anche lui è un angelo
E' enorme, è nero e annerito, è cattivo
Soprattutto è furbo, e sleale
Ha deciso che sarò sua, ho capito che soffrirò
Scappo da un tempo incalcolabile, non ricordo più un prima, non riesco ad immaginare un dopo
Sono solo in attesa, immobile e sudata nel buio
Il terrore e la stanchezza si impossessano della poca lucidità rimasta e crollo in un sonno agitato e umido
Non sono sul pavimento però, sento che il mio corpo riposa comodo, immerso in un'oscurità e immobilità che son diventati innaturali..
Nel sonno un flash, una luce, una visione
E' il mio angelo
Ha il corpo bloccato dalla vita in giù da una specie di ragnatela dura e spessa, marrone, che gli ricopre e immobilizza le gambe
Sembra una sirena
Penzola a testa in giu da una finestra aperta nel e sul nulla
Non è un sogno, è una visione che ha mandato "lui" nella mia testa
Perchè io capissi
O forse me l'ha mandata il mio angelo
Per dirmi addio e chiedermi perdono
Addio, si...
Sento una mano gigantesca che si avvicina, sento il calore del fuoco
Un dito squamoso si posa sul mio collo, e inizia a scendere lentamente..
Provo a gridare, ma sono immobile, già senza vita
Non fa più caldo infatti
Inizia il gelo
Eterno

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