lunedì 27 aprile 2009

L'alba di un lunedì qualunque

Mi sveglio piano piano, ma con addosso una sensazione di stranezza…
Sono immersa nelle lenzuola bianche, da fuori arriva tanta luce
Sento nella stanza accanto Ale che mi parla, forse prepara il caffè
Mi rendo conto che era uscito, e che è rientrato per poco,
come se avesse dimenticato qualcosa
Non afferro bene quello che mi dice, capisco solo che c’è qualcosa che non torna,
una prospettiva sbagliata di questa immagine di quotidianità…
Alla fine, improvvisamente, in un istante che mi gela il sangue,
mi rendo conto che io non sono “dentro” questa scena, ma la sto guardando da fuori!!
Sono in piedi vicino alla porta di casa, ormai terrorizzata
La bocca spalancata non riesce ad emettere suoni, non riesco ad avvertire Ale del pericolo
Pericolo?Quale pericolo?Forse sono solo impazzita, forse il pericolo sono io!
Guardo la me stessa stesa nel letto
e oltre al terrore la mia espressione deve essere di stupore, di domanda…
In quell’istante lungo una vita la me nel letto mi vede, mi riconosce..
Per un secondo ha la mia stessa incredulità, poi però quello che subentra non è terrore,
ma rabbia..
Una rabbia feroce che le trasforma il volto, le inietta gli occhi di sangue..
Sono immobilizzata, sento Ale che si avvicina e non posso far nulla
La mia me mostruosa si strappa la faccia di dosso, e mi mostra la sua vera identità
Mentre mi guarda con odio e malvagità parla dolcemente con la mia voce assonnata…
Non trovo altra soluzione che fuggire
Sento che mi è dietro, non so come e non so perché
Da qualche parte nel mio cuore capisco senza motivo che Ale è al sicuro
E’ me che vuole, è essere me stessa il suo obiettivo
Fuggo per le scale
Invece che scenderle le salgo, seguendo l’istinto più che la ragione
Mi ritrovo un cancello chiuso che porta alle caldaie
Mi acquatto nel silenzio più rigoroso, sperando mi cerchi altrove
Vedo Ale che scende le scale come se nulla fosse, e vorrei avvertirlo,
vorrei raggiungerlo, verrei mi abbracciasse…
Temo che metterei in pericolo anche lui però, e lo lascio andare sereno e ignaro
Lei è ancora li, nella mia casa e nel mio letto
Scavalco il cancello ed entro in un ambiente pieno di macchine, di calore,
di rumori assordanti
Qui non può sentirmi , ma nemmeno io posso sentire “lei”
Qui non c’è più luce, non sento più “casa”
Tutto è sconosciuto, e sono terrorizzata
La mia mente però continua a lavorare
Ho con me, inspiegabilmente, cellulare e soldi. Sono vestita e sana, lucida.
Posso andare, posso fuggire nel mondo che ormai mi è sconosciuto,
e tentare di capire cosa mi sta accadendo..
Scendere nuovamente le scale è impossibile, ma qui pare non ci siano altre uscite
Ora?
Cammino nella speranza di trovare uno spiraglio di luce
Uno spiraglio nel vano caldaie, uno spiraglio nella mia vita da incubo…



Questo è uno degli incubi fatti stanotte...
Ne ricordo tre
Questo è però quello che ricordo con maggiore lucidità,
forse perchè l'ultimo, era mattina quando mi sono svegliata...
Non è stato affatto il peggiore
Il peggiore era intorno alle 3 e qualcosa
Cmq...ho letto che scrivere i propri incubi aiuta a non ripeterne,
addirittura che è salutare scriverne una fine positiva...vediamo vediamo un pò...
Cosa può capitare alla piccolamò chiusa in sala macchine
che posso spiegare in maniera simpatica l'accaduto?e il lieto fine?
Si accettano consigli...:oD

4 commenti:

GrimFang ha detto...

E dire che le OBE (out of body experiences) sono difficili da ottenere e sempre positive perché innalzano la coscienza...
Ti sei spaventata a vedere te stessa e invece di tornare immediatamente dentro di te ti sei 'scissa' in due. Grazie al c... che una delle due inseguisse l'altra... ^__-
Lo vuoi un finale positivo? Quello di Gaber che ha paura dello sconosciuto che lo pedina, ed alla fine scopre solo che era per regalargli un fiore...
^__________^

mò... ha detto...

Si, ma la me scissa era bruttabruttabrutta!
Io non sono così!Ecco!
Cmq...il finale mi piace...
Facciamo che invece di un fiore mi portava le cipster?:oD

Anonimo ha detto...

Aiuto! Mi è venuta l'ansia a leggerlo... :-O

Anche a me capita spesso di fare incubi e di ricordarli (non spesso quanto a te però!) stanotte ho sognato che stavo mangando dei biscotti (sono a dieta quindi me li posso solo sognare...) e prendeva fuoco la cucina e non sapevo che fare!!!

Il fatto di scriverli ti sta aiutando?!

Ciao!
Lilit

mò... ha detto...

Mi sta aiutando tantissimo!
Pensa che da quando ho scritto questo post non mi è quasi più capitato!!
Ossia, continuo a sognare e fare incubi, ma in maniera più "normale"
Li ricordo per poche ore, mi riaddormento quasi subito e la giornata passa comunque serena..
Addirittura ieri ho sognato il mio compagno che mi accarezzava il viso...:oD

e poi su un articolo on line ho trovato questo...

Incubi? Sì, grazie. Aiutano a dominare le emozioniSognare situazioni brutte o spaventose è un modo del cervello per non farsi sopraffare da ricordi o sentimenti che ci fanno paura http://www.staibene.it/sb_articolo.asp?id=216853&newarc=1&AREA=psiche