venerdì 29 agosto 2008

L’insostenibile leggerezza dell’essere


Ossimorando

assordante silenzio
vuoto che riempie
brivido caldo
tacito tumulto
follia misurata
gioia dolorosa
la frenesia della calma
il coraggio della paura

e poi, l'ossimoro che mi frulla in testa da ieri notte...


...in realtà era del tutto naturale non sapere quel che voleva. Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future....Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L’uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato.

4 commenti:

anselmo ha detto...

L'arte dell'improvvisazione.
Entri in scena e poi si vedrà.....

mò... ha detto...

mi son sempre chiesta quanto fossero buone le mie doti di improvvisatrice...:o)

anselmo ha detto...

io direi perfette, ricorda che perchè un'improvvisazione venga bene tutti gli attori devono essere all'altezza. Ecco direi che in certe improvvisazioni erano gli altri attori che recitavano sul palco insieme a te a non essere all'altezza

paolo_ ha detto...

piccola grande... è un ossimoro,no?